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		L’impiccatoLe Pendù
 S. Adamo
 adattata all'italiano da H. Pagani
 
 
 
		L’impiccarono per viaalla fiera della morte
 ma nel corpo in agonia
 l’anima teneva forte
 lo lasciarono perciò
 sulla forca per tre sere
 e la gente gli gridò
 bestemmie invece di preghiere
 Ma la folla si gelò
 quando uno sparviero grigio
 l’impiccato divorò
 e per colmo di prodigio
 la sua anima lasciò
 sulla corda a dondolare
 e nessuno si sognò
 di venirla a reclamare
 Era un negro vi dirò
 tutta qui la spiegazione
 negro che non protestò
 nero di disperazione
 primo negro diplomato
 astronauta che fortuna
 l’hanno subito assegnato
 al lato scuro della luna
 Di là un pugno si levò
 quando la costituzione
 tutta a un tratto si velò
 rifiutando la ragione
 mise in croce la giuria
 che poi mise in croce lui
 il potente lo punì
 lui pagò le colpe altrui
 Ma il potente che cambia la sorte
 l’ha fatto Dio
 ed il boia che porta la morte
 l’ha fatto Dio
 pure il falco e l’agnello di neve
 l’ha fatti Dio
 e la terra che il sangue si beve
 l’ha fatta Dio...Dio
 Chi fra tanti mi dirà
 in quel giorno chi lo sa
 perché Dio non era là
 ormai non conta più
 perché al negro in quanto tale
 di rivolgersi lassù
 non gli sembrava naturale
 Mi resta il diavolo pensò
 lui paga bene queste cose
 l’anima mia gli venderò
 però il demonio gli rispose:
 che dirti ora che sei qui
 fra noi c’è stato un malinteso
 al telefono ho detto sì
 ma il tuo colore...mi è di peso
 Negro...non sei che un negro
 negro...non sei che un negro
 negro...non sei che un negro
 e sempre sarai negro
 Nero...non sei che un nero
 e sempre sarai negro
  
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